L'amore che tutto vince
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Mons. Paolo Rizzi non è nuovo a questo genere di lavori, e da anni collabora alla Causa di canonizzazione del Servo di Dio Teresio Olivelli, della quale è stato Postulatore dal 2004. Il contatto frequente con gli studiosi della Congregazione delle Cause dei Santi, gli ha permesso di acquisire metodologia e mentalità critica, quelle appunto dell’Ufficio Storico-Agiografico, per redigere una poderosa biografia documentata dal titolo significativo, per l’epilogo martiriale L’amore che tutto vince. Vita ed eroismo cristiano di Teresio Olivelli (Libreria Editrice Vaticana, 2004, pp. 766), con la Presentazione di Mario Agnes, direttore de L’Osservatore Romano. In quattordici capitoli numerati, più un’Appendice di cronologia e referenze sulla morte del Servo di Dio, l’Autore riesce a trascinare il lettore con una prosa avvincente, dove l’ispida serra documentale ammorbidisce e risolve molti improvvisi dubbi che affiorano in chi si accosta, per la prima volta, al difficile periodo del ventennio fascista e al periodo della resistenza. Una biografia ben riuscita e, sotto alcuni profili, anche esemplare, capace di inserire Teresio Olivelli nel contesto storico del ventennio fascista e dell’adesione peculiare alla resistenza cattolica. Vi è il pregio indiscutibile di una puntuale attenzione alla vicenda del fascismo nel pavese, gli ampi spaccati dedicati a protagonisti e vicende della storia italiana nella quale Teresio fu spettatore e protagonista. Preme sottolineare che notevole parte della documentazione appare utilizzata qui per la prima volta, dato che Mons. Paolo Rizzi, in qualità di Postulatore della Causa, ha avuto accesso a ricerche finalizzate al Processo cognizionale; ma le ha utilizzate con grande abilità e discrezione, proprio per non compromettere il cammino redazionale della “Positio super virtutibus”. Ringraziamo di cuore l’Autore per questo contributo, finalizzato ad una maggiore solidità di studio e ricerca di un militante dell’Azione Cattolica, che consumò la sua vita nei lager nazisti con ardore apostolico e incommensurabile dono di sé, nella coscienza lucida e operosa coscienza di questa appartenenza all’Azione Cattolica, tale da potersi inserire tra le grandi espressioni del laicato cristiano nella temperie del ventennio fascista e del periodo resistenziale. Proprio questa delicata temperie sottende una vistosa disparità nelle valutazioni di eventi storici, nei quali la Chiesa dovette commisurarsi con la arroganza del potere, per poter esprimere più nettamente la profezia del suo annuncio evangelico. Teresio Olivelli, proprio perché cristiano convinto consolidatosi nella palestra dell’Azione Cattolica, pose al primo posto i valori del Vangelo in una crisi di graduale distacco e dissenso con l’ideologia dominante, fino alla consumazione nella carità.
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