S. Catello negli Acta Sanctorum. Con l'inedita Vita del santo redatta in italiano per gli AA. SS. nella prima metà del Seicento dai Gesuiti di Castellammare. Testi latini con traduzione a fronte. In Appendice
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Catello, antico vescovo e patrono di Castellammare di Stabia, appare negli Acta Sanctorum tra i santi del 19 gennaio (giorno della sua festa) e poi anche il 14 febbraio, a proposito di S. Antonino abate, patrono di Sorrento, al quale egli fu profondamente legato. La sua fu una storia bella e interessante, ma avventurosa e sofferta, che segnò notevolmente il carattere del territorio in cui egli operò. Il libro propone anche, per la prima volta, dopo circa quattro secoli, l’inedita e non conosciuta Vita di San Catello in italiano, cosí come fu scritta nella prima metà del Seicento dai Gesuiti di Castellammare, perché potesse servire ai redattori degli Acta Sanctorum, i quali, però, la pubblicarono in traduzione latina, secondo i piani della loro monumentale opera. Il testo originale offre ora qualche luce in piú su come era interpretata la figura del santo. In Appendice, inoltre, è riportata, per un utile e interessante confronto, un’introvabile, breve biografia di San Catello, scritta e pubblicata dal parroco stabiese Francesco Rosso nel 1646 (dalla quarta di copertina).
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